Otto lavoratori su dieci scelgono il posto di lavoro anche sulla base dei piani di welfare aziendale offerti e nove su dieci, tra coloro che non ne usufruiscono, vorrebbero avere la possibilità
Cos’è il welfare aziendale
Il welfare aziendale è inteso come l’insieme di benefit e servizi forniti dall’azienda ai propri dipendenti al fine di migliorarne la vita privata e lavorativa, partendo dal sostegno al reddito familiare, allo studio, alla genitorialità, alla tutela della salute, fino a proposte per il tempo e agevolazioni di carattere commerciale.
Si parla di un tipo di welfare integrativo, quindi distinto da quello pubblico e statale, la cui logica è fondata su benefici collettivi con evidenti e prioritarie finalità di sostegno al reddito, alla vita familiare e al bilanciamento tra le esigenze lavorative e quelle della famiglia.
L’assetto regolamentare di riferimento è fondato sui seguenti pilastri:
- la previdenza complementare (D.Lgs. 5 dicembre 2005 n.252);
- l’assistenza sanitaria integrativa (D.M. 27 ottobre 2009);
- i benefit o le utilità non monetarie (D.P.R. 22 dicembre 1986 n.917).
Il punto di rottura del welfare statale
Il contesto sociale ed economico nazionale è caratterizzato da una bassa crescita economica e una continua riduzione della spesa per servizi sul PIL, che provocano un aumento delle disuguaglianze e un rallentamento dello sviluppo.
L’Italia ha il tasso di disoccupazione totale tra i più alti in UE (8,1%), preceduta solo da Spagna e Grecia, il quale genera, insieme ad altri fattori, un incremento delle richieste di sicurezza e protezione sociale. Tali richieste non trovano più totale e puntuale risposta da parte del welfare pubblico, sia in termini di tipologie di prestazioni sia in termini di ammontare delle stesse.
Si va quindi verso un superamento della concezione statalistica del welfare ed un sistema misto con la partecipazione dello Stato, degli imprenditori, dei sindacati e delle organizzazioni del terzo settore.
L’importanza del welfare aziendale per la collettività e l’azienda stessa
Il miglioramento del benessere complessivo dei dipendenti diventa quindi un obiettivo delle imprese: è dimostrato che ad un incremento del benessere generale dei lavoratori e del clima aziendale corrisponde un incremento diretto della produttività aziendale e un miglioramento delle relazioni interne.
Le imprese operano in un ecosistema, all’interno del quale si relazionano con un insieme di stakeholder (ad es. clienti, fornitori, collaboratori), e hanno pertanto nei loro confronti una responsabilità sociale. L’obiettivo per l’azienda non è solo quindi la generazione di profitto per i propri azionisti, ma la distribuzione di ricchezza, cultura, servizi, democrazia.
L’87% dei lavoratori del mondo è demotivato e percepisce il lavoro come qualcosa di separato dalla vita; ciò rende essenziale l’introduzione di un Piano di welfare in grado di porre attenzione al benessere dei lavoratori, prevedendo risposte adeguate alle loro diverse esigenze: dalla creazione di un ambiente di lavoro caratterizzato da bassi livelli di stress, fiducia reciproca, elevato grado di coinvolgimento dei lavoratori, buone relazioni con i colleghi e i superiori, buon bilanciamento vita-lavoro, sicurezza del posto di lavoro e attrattività del livello di stipendio, fino ad altri aspetti come l’opportunità di viaggiare, modelli di lavoro flessibili, benefit aggiuntivi, programmi di supporto alla famiglia.
Il welfare aziendale è a tutti gli effetti uno strumento di engagement, di fidelizzazione dei dipendenti, di coinvolgimento negli obiettivi dell’azienda e di attrazione di nuovi e giovani talenti.
PMI e welfare aziendale
Non solo le grandi imprese, ma anche le piccole e medie stanno progressivamente sviluppando grande sensibilità in materia. In particolare, il settore delle PMI italiane presenta ampi margini di crescita futuri in termini di pianificazione e realizzazione di progetti per il benessere dei propri dipendenti: solo poche utilizzano i piani di welfare beneficiando, quindi, solo in minima parte delle opportunità che la normativa fiscale offre.
Dall’indagine della Fondazione Studi Consulenti del Lavoro, in collaborazione con Sodexo Benefits & Rewards Services Italia, sulla diffusione del welfare aziendale tra le piccole e medie imprese e sulle sue prospettive di sviluppo nei prossimi anni, emerge che pandemia e inflazione hanno condotto ad un aumento dell’interesse delle aziende.
La richiesta per un welfare aziendale a misura di PMI è che sia snello, agile e flessibile, ma soprattutto economicamente sostenibile per una azienda di piccole dimensioni.
La progettazione di un Piano welfare aziendale richiede competenze diversificate che non possono essere riconducibili alla sola figura dell’imprenditore, quindi non solo di tipo aziendalistico, ma anche in materia giuslavoristica e tributaria. I professionisti di tali ambiti stimolano e accompagnano l’imprenditore nella gestione delle risorse umane e nella costruzione del Piano di welfare.
Ulteriore aiuto viene offerto dalla tecnologia, più precisamente dalle piattaforme di welfare aziendale che contribuiscono a rendere più semplice lo sviluppo e la gestione dei piani di welfare, tramite procedure automatizzate e numerosi servizi per migliorare la qualità della vita e il potere d’acquisto dei dipendenti e delle loro famiglie. Tra i numerosi vantaggi che derivano dall’utilizzo della piattaforma il principale riguarda il risparmio in termini di tempi e di costi, dunque l’ottimizzazione degli sforzi per l’impresa, il consulente e il dipendente.
Le aziende di qualsiasi dimensione e posizione geografica possono così realizzare piani di welfare aziendale di successo limitando gli impatti organizzativi e gestionali sulle proprie risorse.
Non esitare a metterti in contatto con i nostri consulenti per ulteriori informazioni riguardo il welfare aziendale.