Riorganizzazione dei gruppi societari a controllo familiare: confronto tra Società Semplice e Holding Srl

La società semplice (s.s.) si propone come veicolo di governo familiare e di continuità generazionale nei gruppi societari, offrendo riservatezza e coesione tra rami familiari, pur senza i benefici fiscali tipici delle Holding S.r.l. Quest’ultima garantisce efficienza tributaria (PEX, detassazione dividendi) ma richiede maggiori formalità e riduce l’autonomia interna. L’integrazione dei due modelli offre la soluzione più equilibrata per i gruppi familiari complessi.

Premessa

Nel dibattito sulla pianificazione societaria dei gruppi a controllo familiare, la società semplice (s.s.) emerge come istituto di confine: giuridicamente flessibile e privatistico, ma fiscalmente opaco e limitato. La sua riscoperta deriva dall’esigenza di proteggere l’unità del controllo in presenza di più eredi e di regolare la continuità gestionale oltre il fondatore.

Nel contesto della riorganizzazione di gruppi societari a controllo familiare, la società semplice rappresenta uno strumento sempre più utilizzato per finalità di governo unitario, pianificazione successoria e protezione del controllo, spesso evocando trascorsi utilizzi in gruppi familiari caratterizzati dalla presenza di capitani di industria parte della storia economica e di impresa italiana ed internazionale.

Il riferimento evoca le vicende societarie delle famiglie Agnelli e Berlusconi, troppo spesso nominate come esempio pratico di utilizzo dello strumento giuridico della società semplice, seppur in ambiti diversi e caratterizzati da bisogni e peculiarità difficilmente ripetibili in altre situazioni imprenditoriali.

Caso Agnelli (Exor):

  • La famiglia Agnelli controlla Exor N.V. (holding olandese quotata) attraverso una catena di società, in cima alla quale si trova una cassaforte familiare (Giovanni Agnelli B.V.);
  • In un contesto italiano, una società semplice potrebbe svolgere un ruolo simile a cassaforte domestica, cioè il vertice che riunisce i rami familiari e gestisce la partecipazione comune nella holding.

→ Utilità: assicurare unitarietà del voto in assemblea Exor, definire meccanismi di governance familiare (successioni, rappresentanze, prelazioni), e gestire redistribuzioni patrimoniali interne senza alterare il controllo effettivo.

Caso Berlusconi (Fininvest):

  • La famiglia Berlusconi controllava Fininvest S.p.A., che detiene Mediaset, Mondadori, ecc.
  • Dopo la morte del capostipite, il controllo è rimasto unitario grazie a patti familiari e a una struttura di governance che potrebbe, in ipotesi, essere realizzata (in un modello alternativo) tramite una s.s. al vertice. La recente introduzione dei patti di famiglia (768 c.c) ha consentito una valida alternativa alla s.s.

→ Una s.s. avrebbe potuto fungere da holding non operativa, con dentro le quote Fininvest, attribuendo a ciascun erede quote nella s.s. ma lasciando la gestione centralizzata.

Funzioni tipiche della società semplice

La società semplice può essere impiegata:

  • come cassaforte familiare (family holding) al vertice della catena partecipativa;
  • come strumento di governance per regolare rapporti tra rami familiari, diritti di voto, prelazioni e poteri decisionali;
  • come veicolo di successione, assicurando unità e stabilità del controllo nel passaggio generazionale.

La società semplice è uno strumento di governance e gestione del controllo, non operativo. Pur essendo priva di personalità commerciale, la società semplice offre flessibilità statutaria, riservatezza e vantaggi civilistici in ottica di continuità generazionale. Serve a tenere uniti i pacchetti azionari o le partecipazioni di famiglia, centralizzando il potere decisionale e regolando i rapporti interni tra i familiari (successioni, quote, diritti di voto, vincoli di circolazione). Quindi non si usa per “fare impresa”, ma per tenere le redini del gruppo, come una holding di controllo non commerciale.

In tal senso la società semplice consente un’ampia autonomia privata: il contratto sociale può introdurre regole su prelazioni, indivisibilità, voto unitario e amministrazione; in conseguenza si può configurare come una holding di diritto privato che concentra la volontà familiare.

Vantaggi e criticità giuridiche e gestionali

La società semplice comporta sia vantaggi che svantaggi rispetto alla più utilizzata Holding Srl.

I principali vantaggi:

  • Struttura flessibile: consente di modellare il patto sociale in modo personalizzato (quasi come un “patto parasociale evoluto”), con regole su voto, amministrazione, trasferimento quote, prelazione, ecc. Ad esempio, si può attribuire l’amministrazione a un ramo della famiglia o a un fiduciario;
  • Limitazione alla circolazione delle quote: la quota di una s.s. non è liberamente trasferibile, e ciò tutela dalla dispersione del controllo verso soggetti estranei alla famiglia (es. coniugi, eredi collaterali);
  • Centralizzazione del potere di voto: se la s.s. detiene le partecipazioni nelle operative o nella holding commerciale, è la s.s. che vota in assemblea. Il potere è esercitato unificato, non frammentato tra i singoli eredi;
  • Semplicità e riservatezza: non c’è obbligo di deposito bilanci o pubblicità del patrimonio, quindi utile per famiglie che vogliono mantenere discrezione.

Alcune criticità e limiti:

  • Responsabilità illimitata dei soci. La s.s. è un contenitore neutro, adatto a patrimoni compositi (immobiliari o partecipativi), ma che implica la responsabilità illimitata in capo ai soci, fattore certamente poco rilevante in contesti prettamente statici, ma da valutare con estrema attenzione in contesti in rapida evoluzione;
  • Impossibilità di esercitare attività commerciale. La società può detenere partecipazioni, immobili, beni patrimoniali, ma non “fare impresa”;
  • Gestione interni familiari delicata. Serve un buon patto sociale per evitare blocchi decisionali o squilibri tra rami.

Profili fiscali tra inefficienza e neutralità

La s.s. non è soggetto IRES e i redditi sono imputati per trasparenza ai soci e tassati secondo la loro aliquota marginale (23%-43%). Inoltre, essendo non commerciale, la s.s. non è soggetta a IVA o IRAP (salvo si tratti di attività agricole o di gestione immobiliare qualificata).

Dividendi

I dividendi percepiti da una società semplice sono imputati per trasparenza ai soci e qualificati come redditi di capitale. Se i soci sono persone fisiche non imprenditori, si applica direttamente la ritenuta del 26%, a titolo definitivo. Non c’è quindi doppia imposizione, ma neppure alcuna esenzione: la tassazione avviene integralmente a monte.

Nel caso di holding S.r.l., i dividendi ricevuti beneficiano dell’esenzione del 95% prevista dall’art. 89 TUIR; solo il 5% confluisce nel reddito imponibile IRES, con un carico effettivo di circa l’1,2% (5% × 24%). Tuttavia, in caso di successiva distribuzione ai soci persone fisiche, si applica un’ulteriore imposta del 26%.

La holding S.r.l., pur introducendo una doppia imposizione, si rivela fiscalmente più vantaggiosa per la gestione di dividendi e plusvalenze all’interno di un gruppo, grazie alle aliquote intermedie ridotte.

Plusvalenze da vendita di assets partecipativi

La Participation Exemption (art. 87 TUIR) non si applica, poiché la società semplice non è soggetto IRES. Le plusvalenze da cessione di partecipazioni sono tassate integralmente come redditi diversi (26%) in capo ai soci. L’assenza di PEX rende la società semplice inadatta come veicolo dinamico di investimento. Al contrario, la Holding S.r.l. gode di PEX.

Successione e donazione

Il trasferimento delle quote di una società semplice che detiene partecipazioni di controllo in società operative beneficia dell’esenzione ex art. 3, co. 4-ter, D.Lgs. 346/1990, se il controllo è mantenuto per 5 anni. In ottica successoria, la società semplice è coerente con l’art. 3, co. 4-ter, D.Lgs. 346/1990, consentendo l’esenzione da imposta di successione e donazione.

Dialettica tra efficienza fiscale e autonomia familiare

La società semplice offre un elevato grado di riservatezza e flessibilità gestionale, ma risulta meno efficiente dal punto di vista fiscale. Diversamente, la holding in forma di S.r.l. consente di beneficiare di importanti vantaggi tributari, come le esenzioni su dividendi e plusvalenze (PEX).

La scelta tra i due modelli dipende dagli obiettivi che il gruppo familiare intende perseguire.

ProfiloSocietà sempliceHolding S.r.l.
ResponsabilitàIllimitata e solidale dei soci (in genere rischio basso perché attività non commerciale)Limitata al capitale
Attività consentiteSolo attività non commerciale (gestione patrimoniale, partecipazioni, immobili)Anche attività commerciale, gestione dinamica delle partecipazioni
GovernanceMolto flessibile, modellabile nel contratto socialeRegolata da norme societarie più rigide (statuto, assemblee, CDA)
Trasparenza pubblicaNessuna pubblicità o deposito bilanciObbligo di bilancio e iscrizione Registro Imprese
Successione e vincoli familiariRegole personalizzate (indivisibilità, prelazioni, amministrazione unificata)Più formale; alcuni vincoli solo tramite patti parasociali
Costi e burocraziaMinimi, salvo complessità del patto socialeMaggiori (bilancio, organi, revisione se grande)
Immagine “istituzionale”Privata, riservataPiù credibile verso banche e terzi

Strategie miste

Seguendo una prassi evoluta può essere adottata una struttura a due livelli:

  • Società semplice (s.s.) al vertice: funge da cassaforte familiare, strumento successorio e sede del controllo unitario. La sua attività è limitata alla detenzione delle partecipazioni, senza finalità speculative o di dismissione;
  • Holding S.r.l. sottostante: svolge funzioni di coordinamento, gestione e reinvestimento degli utili. Se necessario, può articolarsi in sub-holding per singoli settori industriali.

Questa architettura permette di mantenere la governance familiare unificata e, al contempo, beneficiare dei vantaggi fiscali intermedi offerti dal regime IRES.

ObiettivoStruttura ideale
Tenere uniti rami familiari, regolare poteri e successioneSocietà semplice
Ricevere e ridistribuire dividendi in modo fiscalmente efficienteHolding S.r.l.
Cedere partecipazioni con plusvalenzeHolding S.r.l.
Mantenere riservatezza e governance familiareSocietà semplice
Gestire rischi, responsabilità e operazioni infragruppoHolding S.r.l.
Ottimizzare passaggio generazionale del controlloSocietà semplice

In sintesi, la società semplice assicura coesione, riservatezza e continuità generazionale, mentre la holding S.r.l. garantisce efficienza fiscale, protezione patrimoniale e flessibilità operativa.

Conclusioni operative

La società semplice è indicata per gruppi con orizzonte di lungo periodo e logica conservativa, soci persone fisiche non imprenditori, e che privilegiano coesione e continuità del controllo. Quando invece si perseguono obiettivi di efficienza fiscale o operazioni dinamiche, la holding S.r.l. resta preferibile.

In tal senso la s.s. va vista come strumento per il governo familiare e successorio del gruppo, ma non è fiscalmente efficiente per la gestione di dividendi e capital gain. La holding S.r.l., invece, è fiscalmente più efficiente, ma sovente più rigida, pubblica e talvolta più onerosa.

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